Ristrutturare casa: cosa sapere prima di iniziare


Per molti dei nostri lettori la ristrutturazione della casa potrebbe evocare spiacevoli ricordi: costi superiori a quanto preventivato, tempi biblici, imprevisti e disavventure all’ordine del giorno.

Tuttavia, non è detto che la propria prossima ristrutturazione debba seguire dei cattivi esempi: nelle prossime righe abbiamo infatti cercato di riassumere quali sono le principali fasi della ristrutturazione di un immobile, al fine di accompagnare la conclusione dei lavori in modo più sereno e meno imprevedibile.

La natura dell’intervento da realizzare

La prima cosa che vale la pena chiarire quando ci si sta avvicinando alla ristrutturazione di una casa è comprendere che intervento si desidera fare, poiché dalla risoluzione di questo primo interrogativo dipenderanno le pratiche burocratiche che si potranno avviare e, dunque, la necessità di coinvolgere un professionista piuttosto che un altro.

In generale, almeno da un punto di vista tecnico, le diverse opere edili sono classificate all’interno del Testo unico dell’edilizia, che disciplina le opere di manutenzione straordinaria (in cui di norma rientrano i lavori di ristrutturazione) e gli interventi di edilizia libera.

Gli adempimenti burocratici

Come anticipato, dalla definizione degli interventi da fare sulla propria casa dipenderanno anche gli adempimenti burocratici da realizzare.

Per esempio, per le opere di manutenzione straordinaria che non necessitano di interventi strutturali sull’immobile (si tratta dunque di interventi straordinari, ma leggeri) è di solito sufficiente la Comunicazione Inizio Lavori Asseverata (CILA), da presentarsi a cura del proprietario dell’immobile o di un professionista da lui delegato.

Se invece le opere necessitano di restauri, risanamenti conservativi, ristrutturazioni edilizie vere e proprie, su elementi strutturali, la CILA non è sufficiente: bisognerà in questi casi presentare almeno la Segnalazione Certificata Inizio Attività (SCIA) al Comune di residenza. Per le opere di manutenzione straordinaria che non alterano il volume e la superficie delle unità immobiliari può essere sufficiente la Comunicazione Inizio Lavori (CIL).

Infine, il permesso di costruire: viene richiesto oltre che per le nuove costruzioni anche per tutti i lavori di ristrutturazione più pesanti, intendendo come tali quelli che, ad esempio, prevedono un aumento delle unità immobiliari.

Quali sono le fasi di una ristrutturazione della casa

Tutto ciò premesso, possiamo certamente condividere insieme quali siano le principali fasi essenziali della ristrutturazione di una casa, fermo restando che ogni progetto seguirà delle linee guida a sé stanti, uniche nel suo genere.

Con tale accortezza, il primo passo della ristrutturazione è di norma rappresentato dalla demolizione completa o parziale delle zone interessate dai lavori e allo smaltimento dei relativi rifiuti. A seguire, il progetto prevede le opere di muratura per ricostruire e ripristinare le zone distrutte, quale base del nuovo lavoro, e la predisposizione o modifica degli impianti esistenti con adeguamento alle normative vigenti.

Infine, si procede alla realizzazione dei massetti e delle finiture principali, delle pitture e degli arredi, quali fasi più creative e maggiormente oggetto di possibili personalizzazioni.

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