
La domanda oggetto del nostro approfondimento odierno è piuttosto diffusa tra i nostri clienti e tutti coloro i quali, oggi, stanno cercando di valutare se convenga o meno pianificare un investimento immobiliare. Ovvero: è il momento giusto per comprare casa con un mutuo? O è meglio attendere tempi più propizi, quando – magari – lo scenario intorno al nuovo coronavirus si sarà almeno parzialmente schiarito?
Diciamolo subito: non esiste una risposta precisa. E non perché non si voglia ambire a fornire una consulenza generale e omogenea, quanto perché ogni potenziale acquirente e ogni possibile operazione, non potranno che essere valutati caso per caso.
Tuttavia, ci sono pur sempre alcuni elementi di maggiore oggettività che è bene riassumere, e che potrebbero costituire la vostra utile base di partenza per la valutazione specifica delle proprie ambizioni.
Tassi: livelli sempre più bassi, e sempre più a lungo
Il primo elemento che vogliamo condividere con tutti i nostri lettori è l’assodata esistenza di un notevole e conveniente livello di onerosità sull’indebitamento immobiliare. I tassi di interesse sul mercato interbancario sono molto bassi, prossimi ai minimi storici, e dovrebbero rimanere tali ancora a lungo: difficile immaginare che le banche centrali possano invertire radicalmente la loro rotta, e che possano farlo prima di qualche anno.
Notizie sufficientemente rassicuranti dovrebbero altresì provenire dall’altro elemento che compone il tasso finito di un mutuo: lo spread applicato dagli istituti di credito. I segnali di allargamento del differenziale che avevamo intercettato nel 2019 si sono drasticamente sopiti, ed è arduo pensare che le banche commerciali possano procedere a un rapido rincaro dello spread nei prossimi trimestri. Certo, tutto dipende pur sempre dalle loro politiche commerciali, ma si può comunque immaginare che la concorrenza da una parte, e il desiderio di mettere frutto l’enorme liquidità in arrivo dall’altra, possano contribuire a generare nuove pressioni al ribasso su tale voce di costo.
Case: prezzi contenuti e incertezza per tutto il 2020
Chiarito che siamo destinati ad affrontare un prolungato periodo di tassi bassi, un discorso a parte è probabilmente legato all’evoluzione dei prezzi delle case. Quando il COVID-19 si è abbattuto sulla nostra società e sulla nostra economia, i valori delle proprietà immobiliari erano in corso di graduale ripresa, più accentuata in alcuni territori, più timida in altri.
È del tutto lecito pensare che quanto avvenuto da febbraio ad oggi possa ispirare una maggiore incertezza tra chi compra e vende casa, e che dunque ci possa essere un generico rinvio alla conclusione delle transazioni, in attesa di comprendere come si evolveranno i tempi.
Ad ogni modo, questo non deve lasciar intendere che non sia il momento giusto per comprare casa o per vendere il proprio appartamento. Giova infatti rammentare come i valori delle proprietà immobiliari abitative difficilmente subiscano rincari o ribassi significativi in poche settimane o mesi, rendendosi invece protagonisti di movimenti di prezzo più ampi e graduali.
Inoltre, a spingere verso un discreto ottimismo è anche la diversa natura della crisi in atto: non economica, in termini endogeni, ma economicamente derivata da altri fattori. La reazione sull’immobiliare, dunque, potrebbe essere ben diversa da quella vissuta dal finire dello scorso decennio.
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