Cos’è e come interpretare il certificato energetico


Attraverso diversi interventi legislativi succeduti nel corso degli anni, in Italia sono state recepite le direttive comunitarie sul risparmio energetico degli edifici e, tra di esse, anche quelle sull’emissione del certificato energetico.

Sulla base di quanto previsto, ogni stabile e ogni unità immobiliare che compone il fabbricato devono essere titolari di un attestato di prestazione energetica che possa sintetizzare le informazioni sulle condizioni energetiche dell’immobile.

Come si legge il certificato energetico

L’attestato di prestazione energetica è strutturato in diverse parti che possono condividere con il suo lettore diverse informazioni di utilità. Scopriamo insieme le principali.

I dati generali

Nella parte iniziale il documento identifica l’immobile e il suo proprietario, attribuendo così in maniera univoca l’attestato a una specifica unità immobiliare.

La scadenza

L’attestato di prestazione energetica ha una durata pari a 10 anni dal momento della sua emissione, salvo il caso in cui non intervengano ristrutturazioni o modifiche importanti, posteriormente all’emissione del documento, che ne rendano necessaria la nuova produzione.

Il sopralluogo e il software di calcolo

Nel certificato dovranno trovare spazio anche tutte le informazioni sul sopralluogo, che deve essere effettuato da parte di un tecnico abilitato e incaricato di effettuare i rilievi sull’edificio. All’interno della stessa sezione troveranno spazio anche le indicazioni sul metodo e sul software di calcolo utilizzati, tra quelli autorizzati dalla legge.

Gli interventi raccomandati

Quella degli interventi migliorativi raccomandati dal tecnico è una delle sezioni più importanti del documento: comprende infatti i suggerimenti che l’esperto produce in merito al risparmio energetico da produrre e quale sia il tempo di recupero di eventuali investimenti che siano finalizzati al miglioramento della prestazione energetica dell’edificio.

La classe energetica

Si giunge così alla parte più significativa del documento, quella della definizione della classe energetica sulla base di un mix di criteri tecnici oggettivi, sintetizzati dall’indice EPgl,nren (indice di prestazione energetica globale non rinnovabile), con la seguente formula:

EPgl,nren = EPH,nren + EPC,nren + EPW,nren + EPV,nren + EPL,nren + EPT,nren

Si tratta dunque della sommatoria di:

  • EPH,nren: energia per la climatizzazione invernale
  • EPC,nren: energia per la climatizzazione invernale
  • EPW,nren: energia per la produzione di acqua calda sanitaria
  • EPV,nren: energia per la ventilazione
  • EPL,nren: energia per l’illuminazione artificiale
  • EPT,nren: energia per il trasporto di persone e cose

Ricordiamo che la classe è indicata da una serie di indicatori alfabetici che partono dalla G (la peggiore) alla A4 (la migliore).

Chi può rilasciare il certificato energetico

Il certificato energetico può essere richiesto solo ai professionisti accreditati secondo il DPR n. 75/2013, sulla base di un sopralluogo obbligatorio e dell’analisi dei dati catastali. La redazione del documento è a cura dei professionisti: i dati così ottenuti dovranno essere inviati telematicamente al SIAPE (Sistema Informativo Attestati Prestazione Energetica).

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