Mercato immobiliare Padova, compravendite e quotazioni in città e provincia


Come ogni anno, la metà del mese di giugno è coincisa con la pubblicazione delle statistiche regionali da parte dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate. La giusta occasione – anche al netto di quanto accaduto sul mercato nazionale a causa delle misure restrittive anti COVID19 – per poter comprendere in che modo si era concluso il 2019 e, dunque, da quali basi storiche potrebbe ripartire la ripresa delle attività e dei valori immobiliari del mercato di Padova e provincia. Scopriamolo insieme.

I criteri statistici

Prima di osservare i dati numerici, ricordiamo che – per poter agevolare la lettura e l’interpretazione dei dati, le statistiche OMI abbiano raggruppato le zone immobiliari di Padova e provincia in 7 distinte macroaree, con similari caratteristiche socio economiche e morfologiche.

La scelta dell’OMI distingue così il territorio in:

  • Capoluogo 
  • Bassa Padovana 
  • Cintura Urbana 
  • Colli Euganei 
  • Piovese 
  • Regione Nord Occidentale 
  • Regione Nord Orientale

Le compravendite

Introdotto quanto sopra, evidenziamo come il 2019 si sia chiuso con una discreta dinamicità delle compravendite immobiliari in provincia, con un incremento del 3,6% rispetto all’anno precedente, per un totale di transazioni notarili pari a 10.790 unità. Di queste, il 30% circa (3.303 unità) si è concentrato nel solo capoluogo, con Padova che ha visto le attività di compravendita crescere dell’1,9% rispetto all’anno precedente.

Per quanto riguarda le macroaree in cui l’OMI ha suddiviso la provincia, rileviamo un incremento delle transazioni notarili del 18,1% nella Bassa Padovana, e incrementi compresi tra il 3,8% della Cintura Urbana e il 4,2% della Regione Nord Orientale. Chiudono invece con un lieve segno negativo le altre macroaree: Regione Nord Occidentale – 1,0%, Colli Euganei – 2,6%, Piovese – 3,8%.

Le quotazioni

Passando quindi all’esame delle quotazioni immobiliari, rileviamo come il mercato immobiliare provinciale di Padova nel 2019 abbia raggiunto una sostanziale stabilità dei valori. Il dato di chiusura statistico manifesta infatti una quotazione media di 1.250 euro al metro quadro nel 2019, in flessione dello 0,4% rispetto all’anno precedente.

Il lieve passo indietro è influenzato soprattutto dalla prestazione del capoluogo, dove i valori puntano alla stabilità, ma cedono ancora lo 0,9% rispetto all’anno prima, con un valore al metro quadro pari a 1.613 euro. Nelle altre macroaree, invece, la variazione della quotazione media oscilla tra lo 0% e il -0,3%. La zona più economica risulta essere quella della Bassa Padovana, con una quotazione media di 1.023 euro al metro quadro, mentre quella più cara – escludendo, intuibilmente, Padova – è quella della Cintura Urbana, con 1.199 euro.

Entrando poi nel dettaglio del territorio comunale del capoluogo, emerge come le quotazioni medie più elevate siano riscontrabili nella zona B1 (ZONA ENTRO RIVIERE-VIA XX SETTEMBRE) con valori di 3142 euro, e nella zona B2 (CARMINE, SAVONAROLA, RIVIERE EXT., PORTA SAN GIOVANNI, CITTA GIARDINO, SANTA GIUSTINA, SANTO, SANTA SOFIA) con 2.706 euro al metro quadro.

Si può invece concludere una compravendita con quotazioni inferiori a 1.300 euro al metro quadro nella zona OMI C3 (BORGOMAGNO, PRIMA ARCELLA, PESCAROTTO), con 1.153 euro al metro quadro, e ancora nella zona D7 (ARCELLA NORD, MORTISE) con 1.259 euro al metro quadro.

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