
La Legge di Bilancio 2023 ha apportato alcune interessanti novità in materia di immobili ed edilizia. In questo breve approfondimento cercheremo di riepilogarne le principali, al fine di consentire a tutti i nostri lettori di avere un quadro panoramico completo di ciò che è cambiato dallo scorso 1 gennaio.
IVA
Una novità fiscale riguarda l’imposta sul valore aggiunto nelle compravendite immobiliari, e non solo per le prime case, nell’ipotesi in cui l’oggetto della transazione sia una casa “green”. In sintesi, la novità permette di detrarre dall’Irpef una somma pari al 50% dell’IVA versata per l’acquisto di un’abitazione entro il 31 dicembre 2023, a patto che l’immobile sia residenziale e abbia una classe energetica A o B, venduta dall’impresa costruttrice dello stesso immobile. Il credito di imposta così generato può essere ripartito in 10 quote costanti annue, a partire da quello in cui sono state sostenute le spese e per seguire con i nove periodi di imposta successivi.
Superbonus
La Legge di Bilancio 2023 non apporta particolari cambiamenti positivi per il Superbonus. Anzi, come era previsto, la percentuale del 110% sui lavori edilizi passa al 90%. Rimane intesa la possibilità di usufruire di tale credito non solamente in sede di dichiarazione dei redditi quanto anche mediante la cessione del credito di imposta o lo sconto in fattura.
Bonus mobili
Il Bonus mobili viene temporaneamente rafforzato. La Legge di Bilancio 2023 incrementa infatti il tetto delle somme da richiedere in detrazione per l’acquisto di immobili ed elettrodomestici a 8.000 euro, contro i 5.000 euro precedenti che, salvo novità, torneranno a decorrere dal 2024.
Agevolazioni acquisti prima casa under 36
La Legge di Bilancio 2023 ha stanziato nuove risorse per permettere di erogare agevolazioni per l’acquisto della prima casa ai giovani che non hanno ancora compiuto i 36 anni di età. In particolare, la garanzia, che opererà fino al 31 dicembre 2023, si rivolge a tutti coloro che non hanno un Isee superiore a 40 mila euro annui e per mutui entro i 250 mila euro, coprendo il rischio del creditore con una garanzia pari all’80%.
Rinegoziazione mutui ipotecari
Una novità “relativa” (un simile provvedimento era infatti stato varato dieci anni or sono) riguarda la rinegoziazione dei mutui ipotecari, permettendo a chi è indebitato a tasso variabile di passare al fisso a condizioni predeterminate.
In particolare, il percorso “protetto” di passaggio dal variabile al fisso riguarda i mutui stipulati prima dell’entrata in vigore della Legge di Bilancio 2023, aventi un importo originario non superiore a 200.000 euro, finalizzati all’acquisto o alla ristrutturazione di unità immobiliari adibite ad abitazione, con tasso e rata variabile per tutta la durata del contratto.
La rinegoziazione assicura l’applicazione in luogo del tasso variabile di un tasso annuo nominale fisso con limiti predeterminati.
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